“Non so perché Stefano (intende Sirleto, presidente del Distretto della Presolana, ndr) mi abbia chiesto direttamente di fare l’allenatore e non di giocare, forse perché pensa che io non abbia il fisico?”, sorride Fabio Zanoletti quando ci racconta il suo ruolo all’interno del Family Soccer Team. Fabio il mondo del pallone lo conosce molto bene: “Ho giocato parecchi anni a calcio, per una ventina di anni anche con Stefano, probabilmente è per questo che la sua non è stata una richiesta… insomma, non ho avuto possibilità di replica. Da cinque anni alleno una squadra a 7, il Città di Clusone, un’esperienza bellissima con un gruppo di ragazzi a cui piace stare insieme e devo dire anche che sono calciatori discreti quindi l’obiettivo comune è quello di fare del nostro meglio per entrare nel girone A del CSI. Con la squadra dei papà gli obiettivi sono diversi, non conterà il risultato, ma i messaggi di cui ci faremo portavoce. C’è un papà giocatore che gioca in entrambe le squadre, Davide Mazzoleni, che ha tre figli”.
Sei un mister… tifoso? “Amo lo scialpinismo e giocavo a pallone solo perché non sapevo cosa fare quando non c’era la neve (ride, ndr). E non sono un gran tifoso, anche se mi piace l’Atalanta, ma solo perché sono bergamasco… allo stadio credo di esserci andato una volta sola in questi dieci anni. Mi piace di più il calcio delle famiglie, dei bambini, all’Oratorio, dove non ci sono interessi, dove ci si diverte e basta, dove l’allenatore magari è quella persona che ti insegna a preparare la sacca”.
Ma Fabio fuori dal campo è un marito, di Elena, insegnante, e papà di tre figli…
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