‘CLUSONE – LA STORIA La Bottega Cristilli e le foto delle “promesse” di matrimonio…

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clusone cristilli

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L’archivio di Cesare Cristilli e figli va in mostra al Museo Arte Tempo (MAT) di Clusone. Dal 1905, un secolo di “scatti”.

La “bottega” fu fondata da Giuseppe, Carlo e Teresita Cristilli cui subentrò nel 1920 Cesare cui si affiancarono i figli Luigi e Vittorio. La mostra si inaugura sabato 6 dicembre alle 15.30 in Sala Legrenzi e resterà aperta fino al 3 maggio 2015 ed è uno spaccato di storia, sia nei costumi, sia nelle testimonianze delle associazioni, dei personaggi e dell’urbanistica della città. Alla mostra sono affiancati eventi che coinvolgono i bambini con “laboratori creativi” (domenica 7 dicembre, sabato 27 dicembre, lunedì 5 gennaio, sabato 14 marzo, sabato 4 aprile, sabato 25 aprile), con dei corsi di fotografia (aprile e maggio) e a marzo una serata dedicata alla figura di Cesare Cristilli “uomo e fotografo” con intervista di Mino Scandella ai figli di Cesare Cristilli.

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La “Bottega Cristilli” raccontata da uno dei figli del patriarca, Cesare. La storia comincia prima, nel 1905 ed è un intreccio tra fratelli e fratellastri che neppure si conoscevano. Una storia a suo modo con passaggi quasi epici. A fondare lo studio di fotografia a Clusone erano stati tre fratelli, Giuseppe, Carlo e Teresita Cristilli. Cesare neppure li conosceva: era nato nel 1895 e aveva partecipato alla prima guerra mondiale, dove era stato ferito alla testa da una scheggia di granata. La notizia della vittoria del 1918 l’ebbe in ospedale. “Ci raccontava che si era svegliato, nel letto di ospedale a Modena, da una sorta di coma in cui la scheggia l’aveva ridotto, proprio alla notizia della fine della guerra”. Vittorio Cristilli racconta il padre e la famiglia e quel mestiere di fotografi che adesso ne fanno una sorta di archivio storico iconografico. Cesare, risvegliato dal coma, si confida con gli altri degenti dell’ospedale. “Ce n’era uno, di cognome Palazzi, che era di Clusone e, saputo il suo cognome, gli dice che anche a Clusone ci sono dei Cristilli”. Cesare è solo, senza famiglia. Tanto vale andare a Clusone a conoscere quei Cristilli che magari sono suoi parenti. “Fu accolto benissimo, è il caso di dire, come un… fratello. (…)

SU ARABERARA IN EDICOLA PAG. 12 {jcomments on}

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