Il Patronato San Vincenzo di Clusone è stata casa sua per 63 anni, e ora ha lasciato casa sua per sempre, è tornato alla Casa vera, lassù, avrebbe compiuto 98 anni fra pochi gironi. Don Martino Campagnoni, una vita tra i ragazzi, per i ragazzi, tra la Chiesa e per la Chiesa, tra la sua gente, per la sua gente. Era nato a Costa Volpino il 4 gennaio del 1922. Studi classici e teologici al seminario vescovile di Bergamo, poi l’ordinazione sacerdotale il 19 maggio 1951. Il suo punto di riferimento è stato don Bepo Vavassori, e per lui decise di dedicare la sua vita sacerdotale al Patronato San Vincenzo, prima a Bergamo per dieci anni e poi a Clusone per il resto della sua vita.
Fede ma anche cultura, si era laureato in teologia alla Pontificia Università Lateranense a Roma e in filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Dedicò le tesi di laurea all’attualità della prova storico-esistenziale dell’esistenza di Dio in Blaise Pascal.
Appassionato ricercatore storico in ambito locale. Dagli studi nacquero numerosi libri. Da ricordare, Detti Bergamaschi, Mille Proverbi, Curiosa geografia bergamasca, Folklore bergamasco e i tre volumi della Piccola aneddotica bergamasca. Dedicò anche una monografia al Conte Piero Fogaccia. E più recentemente ‘Il Conclave della Selva’, ‘Metanoia’ e ‘Il ritratto segreto di Pio XI’. ‘Il bambino che giocava con le stelle’
Aveva ‘inventato’ la Messa di Capodanno sul Pizzo Formico, una tradizione per tantissime persone della Val Seriana e lui stesso l’aveva celebrata sino al 2015. I funerali di don Martino Campagnoni saranno celebrati sabato 28 dicembre alle 10 nella basilica di Clusone. Le esequie saranno presiedute dal vescovo di Bergamo Francesco Beschi. La camera ardente è allestita nella chiesa di San Pietro Apostolo del Patronato di Clusone, dove giovedì 26 dicembre alle 17 è prevista una veglia. Con Araberara aveva collaborato per anni e il nostro Direttore Piero Bonicelli aveva scritto numerose prefazioni ai suoi lavori. Se ne va con Don Martino un punto di riferimento per migliaia di ragazzi, diventati adulti e che hanno portato dentro il suo modo di vivere la Fede.
Un giorno ci aveva detto “La fede nasce dalla ragione che dubita di se stessa”.
(foto Giuliano Fronzi)