Emiliano Fantoni e il Sant’Andrea, dove eravamo rimasti? Già, dopo 5 anni Fantoni è tornato alla guida del Sant’Andrea e non l’ha di certo trovato come l’aveva lasciato. Sant’Andrea che nel boom del Covid è finito sotto i riflettori per una percentuale altissima di ospiti che non ce l’hanno fatta, Sant’Andrea che ha attraversato momenti drammatici, Sant’Andrea che Emiliano ha ripreso in mano come si riprende in mano qualcosa a cui si vuole bene quasi come un figlio.
Partiamo dalla fine: “I nostri ospiti e il nostro personale sono stati vaccinati, siamo stati la prima casa di Riposo della Val Seriana ad essere vaccinati. Siamo stati fortunati in quanto abbiamo risposto per primi alla richiesta di dati da parte di Ats. Gli ospiti sono stati vaccinati tutti, tranne 5, 3 perché in questo momento stanno prendendo farmaci particolari e due perché i parenti hanno rifiutato di fornire il consenso. Per i dipendenti sono tre invece che non hanno dato il consenso. Adesso aspettiamo il richiamo del vaccino e poi a questo punto chiederemo che vengano allargate le maglie, che gli ospiti possano vedere liberamente i propri parenti che non vedono da quasi un anno. Se il problema era il covid, adesso col vaccino dovrebbero essere liberi, quindi visto che per ora non ci sono decisioni in merito stiamo pensando di fare una richiesta ufficiale a Regione Lombardia”.
Come hai trovato il Sant’Andrea? “Diciamo diverso. I conti sono in ordine ma il resto direi di no. Una situazione critica a livello organizzativo, molto caos tra gli operatori e soprattutto operatori molto sfiduciati. Tutti i dipendenti della fondazione arrivavano dal periodo covid ed erano anche psicologicamente spaventati, ma è certo che non mi aspettavo un caos così a livello organizzativo e di gestione. Sono stato subissato di lettere e richieste di incontri. Ho trovato una struttura completamente diversa da come l’avevo lasciata. Adesso stiamo cercando di riportare un po’ di tranquillità e di ordine. E’ basilare ripartire da quello: ordine e serenità. Per prima cosa abbiamo incontrato i parenti degli ospiti, abbiamo scoperto che c’era una totale mancanza di colloquio con loro. Adesso stiamo incontrando tutti i dipendenti, soprattutto per capire come lavorano e quali sono le loro esigenze”.
Quanti sono i dipendenti? “189, sono tanti, abbiamo in atto un piano di riorganizzazione importante per dare una svolta non dico definitiva ma forte”. Gli ospiti attualmente sono 104 a fronte di 120 posti a disposizione: “Perché abbiamo da tempo un positivo che non si negativizza e perciò Ats non ci consente di effettuare nuovi ingressi in struttura; stiamo aspettando l’esito dell’ultimo tampone e siamo fiduciosi, la lista di attesa è lunga e quindi speriamo di riaprire a nuovi ingressi quanto prima”….
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