Erika e il karate, Erika e quella sindrome di down che diventa una molla per vedere la vita con occhi diversi e con una grinta unica, che diventa benzina al cuore e al corpo, che incanta chi sta attorno. Nei giorni scorsi l’hanno festeggiata alla grande, i parenti, gli amici e i compagni di sport: Erika Bigoni, 28 anni, aveva infatti appena conquistato la cintura nera nella specialità dello judo, la pratica sportiva che la vede impegnata fin da quando era piccola nelle file del JudoClub della cittadina baradella. “Questo sport è un po’ una passione di famiglia, l’ho praticato anch’io insieme ad altri parenti – dice il fratello Alessandro Bigoni – ma finora nessuno in famiglia aveva raggiunto il traguardo prestigioso raggiunto da Erika! E siamo stati tutti felicissimi di veder premiati la sua dedizione e il suo impegno”. La giovane, un diploma delle Magistrali alle spalle ed un lavoro a tempo presso la Fondazione S. Andrea, è l’ultima della nidiata dei Bigoni, un fratello e tre sorelle che hanno da tempo preso la loro strada. Lei vive ancora in famiglia, coi genitori, e dedica allo judo tutto il tempo libero dal lavoro…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 25 GENNAIO