Fra poche settimane don Carlo Maria Viscardi lascerà Villa di Serio e andrà sull’altopiano di Clusone, alla Parrocchia di Fiorine. È infatti lui il nuovo parroco scelto dal Vescovo. Il sacerdote 38enne è originario di Sotto il Monte, il paese del Papa Buono, Giovanni XXIII.
Ma ora cerchiamo di riavvolgere le pagine della sua vita: “Sono nato a Bergamo il 25 febbraio 1984 – ci racconta don Carlo Maria – Sono cresciuto in una famiglia cattolica con mia madre Maria e mio padre Piermario, e le mie sorelle, Elisabeth Maria, Chiara Maria e Elena Maria. Ho conosciuto la realtà del Seminario in quinta Elementare, quando il curato della mia Parrocchia, don Cesare Micheletti, mi ha chiesto di partecipare ad alcuni incontri di orientamento. Ero veramente piccolo, a ripensarci, ma l’ambiente mi è subito piaciuto: c’erano moltissime attività da fare, come animazione, giochi, sport, Messa e preghiere animate e molti altri eventi che contornavano la vita dei seminaristi. Ho deciso così di iniziare il mio cammino in prima Media, era il 1995. Dopo aver fatto le Medie e le Superiori, ho approfondito il mio percorso vocazionale in Teologia, assistito da numerose persone e figure come il padre spirituale. Infine, è arrivata l’ordinazione nel 2009. Per 4 anni sono stato a Foppenico di Calolziocorte e successivamente, dal 2013, a Villa di Serio. Sono sempre stato curato d’Oratorio, quindi quella alle Fiorine sarà la mia prima esperienza da parroco”.
Cosa si aspettava e cosa si lascia alle spalle dopo un decennio trascorso nella Parrocchia di Villa di Serio e in particolare a servizio dell’Oratorio? “Sono stati anni davvero belli e ricchi di relazioni e collaborazioni con i volontari e i giovani. Un’esperienza davvero importante e significativa per me. Ho trovato al mio arrivo un Oratorio vivo e aperto. Avevo come obiettivo quello di vivere la comunità e conoscere la comunità. Ho cercato di predicare il Vangelo e la fede gradualmente, in base ai bisogni di questa grande famiglia”.
E invece che cosa si augura per il suo nuovo percorso alle Fiorine? “Passare da curato a parroco significa un aumento di responsabilità importante, ma spero di avere un valido gruppo di collaboratori. La vita del parroco è più ampia, deve guardare a tutte le generazioni…
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