Dai, la prospettiva è che ne arrivi anche qualcuno che sappia giocare a calcio, magari un Neymar che nessuno ha ancora scoperto e quelli del Baradello che lo mettono in squadra e in pochi anni scaliamo le categorie. A meno che siano tutti brasiliani atipici quelli che vengono da noi. Perché all’improvviso c’è una mini-invasione di brasiliani a Clusone.
Il clima decisamente nordico e il paesaggio montano poco c’entrano con le temperature tropicali e le spiagge dorate del Brasile ma ormai Clusone può considerarsi una nuova enclave carioca. Da alcuni mesi infatti il numero dei brasiliani che passano da Clusone per chiedere la cittadinanza italiana è sensibilmente aumentato, un fenomeno che prima riguardava solo la bassa, Bergamo, Treviglio, Arcene e che adesso si sta diffondendo anche nelle valli.
Le pratiche spesso vengono portate avanti da persone o agenzie che offrono un pacchetto completo, residenza, corsi di italiano, gite in zona e ricerca dei documenti che dimostrino di avere un nonno italiano in modo da far partire la pratica. “Le pratiche sono aumentate sensibilmente – spiegano all’anagrafe di Clusone – nel 2016 abbiamo fatto 7 pratiche, nel 2017 sono aumentate a 22 e nel 2018 siamo già a 9. il problema è che ora le pratiche aumentano e i tempi si dilatano per avere la cittadinanza. Loro arrivano qui e fissano la residenza in appartamenti, poi non si sa se rimangono, o vanno e vengono, si sa solo che qui danno il via alla pratica dimostrando prima di avere degli avi italiani…
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