Spiegare come Promoserio sia diventata l’occasione per scatenare una guerra politica d’altri tempi non è facilissimo. Cosa poi importi alla gente… Beh, sono in ballo gli equilibri della maggioranza di Paolo Olini. Cosa c’entra? Lo vediamo più avanti. In ballo c’era e c’è anche la strategia turistica della Valle Seriana. Promoserio in teoria è stato creato come “un veicolo che facesse sintesi delle varie iniziative di promozione turistica”, insomma facesse uscire dal proprio guscio le piccole Pro Loco e permettesse di far conoscere la valle nelle grandi occasioni, le Fiere ad es. in modo da far propaganda non a un paese, ma a una valle intera come occasione di soggiorno, anche solo di visita. Portando soldi e occasioni di lavoro in valle Seriana. Da “veicolo”, secondo un’altra lettura, Promoserio sarebbe diventato… un carrozzone. E la citazione è scontata: “Il carrozzone va avanti da sé / con le regione, i suoi fanti, i suoi re / ridi buffone per scaramanzia / così la morte va via”. Perché non è morto, Promoserio, ma resta in bilico il suo ruolo: fare turismo da professionisti con il rischio di perdere il volontariato di paese che ha sorretto le Pro Loco (alcune, come quella di Ardesio, molto attive in quanto indipendenti da Promoserio)…
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