Imprenditore clusonese, già proprietario degli impianti di sci degli Spiazzi di Gromo, all’età di 86 anni nel 2019 si è recato in missione in Burundi, e da allora ci torna sempre per una missione umanitaria che sta dando grossi risultati, il problema principale è quello dell’alimentazione, della mancanza di proteine, Testa ha introdotto così una serie di innovazioni nel mondo dell’agricoltura per irrigare i campi e produrre generi alimentari e ha introdotto la coltivazione di un vegetale ad alto livello proteico. Ha introdotto l’utilizzo della stufa per cuocere i cibi, mangiavano solo cibi crudi. L’idea di raggiungere il Paese africano è nata dopo l’incontro con Valence, un giovane conosciuto in occasione del “Villaggio per la Terra”. Dopo il lungo viaggio, e un periodo per ristabilirsi, si è dato da fare per sviluppare un progetto a sostegno della popolazione locale della zona del lago Cyohoha (Kigozi). A distanza, impiegando le moderne tecnologie (videochiamate e chat), ha messo in moto una filiera virtuosa di aiuti attraverso la quale si sta cercando di migliorare le condizioni alimentari di circa 9.000 persone.
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