Parla il sindaco di Clusone Paolo Olini. Non gli abbiamo risparmiato critiche in questi ultimi due anni. E adesso gli abbiamo fatto le domande sui vari temi e sul suo futuro. E lui elenca caparbiamente le opere che sono in cantiere. Ecco la prima parte dell’intervista.
La solitudine del numero primo (cittadino). Paolo Olini ha perso un po’ di quell’aria scanzonata che fa parte del suo carattere. Ma è una mattina di novembre, nebbie sull’altopiano. E’ appena tornato da un sopralluogo. Si fuma una mezza sigaretta. E poi affronta il “nemico” (il sottoscritto) quello che lo ha “sbeffeggiato” per anni, che ha pubblicato “vignette offensive”, che “non ha mai scritto di tutto quello che abbiamo fatto”. Bene, sono qui per scriverle. E Olini snocciola, a memoria, i punti che devono capovolgere il (mio) giudizio sulla sua amministrazione. “Cominciamo dal bilancio, ti sembra poco aver trovato debiti per 20 milioni e averli ridotti a 12 milioni in quattro anni e mezzo? Perfino la minoranza ci ha dato atto che siamo stati bravi”. Il che potrebbe anche voler dire che non facendo niente, pagando le quote dei mutui ogni anno, il totale si riduce… “Niente? Parla con gli imprenditori e guarda i cantieri aperti: dalla Fonti Pineta al Lidl, dal Mirage al viale del cimitero, dalla ex provinciale alla nuova sede Avis e Asl nell’ex pronto soccorso, dall’operazione del Sant’Andrea che ha acquistato l’ex S. Biagio accollandosi debiti per 2 milioni e mezzo che erano del Comune, dal PGT che è uno strumento che mancava a Clusone dagli anni 80, dai servizi sociali fino alla Malpensata, che è stata rasa al suolo dopo 20 anni di discussioni”. Molti cantieri sono di privati… “La crisi non l’ho inventata io. Ma trovami una città con tanti cantieri aperti. Vuol dire che l’amministrazione ha fatto la sua parte. Prendi la Malpensata, 600 metri cubi abbattuti. Se non avessimo avuto il ‘Registro dei volumi’, connesso al Pgt, non sarebbe stato possibile. Così invece Enzo Maringoni può utilizzare il volume tolto in quel punto pericoloso e lo utilizzerà penso per Collina S. Giorgio”.
Ma i Piani Integrati dovevano produrre prima di tutto il palazzetto dello sport e l’asilo. Non ci sono né uno né l’altro. “Clusone ha impianti dimensionati secondo le esigenze attuali e non ha bisogno di una struttura gigantesca.(…)
SU ARABERARA IN EDICOLA PAG. 10