Era il 2006 quando Daniela Fusari lasciò Clusone per andare all’estero. Aveva un’edicola dove ci aveva buttato dentro tempo e denaro, ma non funzionava, decise di andarsene. Una delle tante. Già. Più di 12 anni sono passati, com’è andata? “Sono passati 12 anni da quel triste 26 novembre del 2006 – ci scrive Daniela dall’Irlanda – quando con i bagagli ed il cuore spezzato, lasciai Clusone, amici e parenti, alla ricerca di una vita migliore di quella che l’Italia mi aveva offerto. A mia sorpresa però, con il senno di poi, quella scelta fu una delle migliori decisioni prese per il mio futuro, per la mia autostima e per la mia felicità. I due anni in quel chiosco edicola a Clusone furono devastanti, non solo per il conto in banca di un attività che non dava abbastanza per vivere ma anche e soprattutto per la stima in me stessa che andava scemando di giorno in giorno. Mi resi conto in poco tempo che quel lavoro oltre a non darmi da vivere mi stava anche rovinando la vita”. Daniela decise di andarsene: “E’ facile criticare le scelte degli altri dall’esterno, quando non si conosce quel sentimento d’impotenza che si può provare quando si è sulla soglia di un fallimento, fui molto giudicata, ma io, in quel momento, sentivo che la strada giusta era quella di chiudere e partire; non solo non avevo più un lavoro ma avevo anche debiti da pagare, come potevo guadagnarmi da vivere? I primi mesi all’estero furono difficilissimi, mi sentivo una fallita e non trovavo la forza di reagire e di accettare la mia nuova vita”….
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