CLUSONE – Luigino: “Mia moglie e mio cognato morti in Casa di Riposo senza aver fatto il tampone”. “Quella frase ‘perché non mi vieni più a trovare?’ mi rimbomba nel cuore”

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2003

“Perché non mi vieni più a trovare?”, la frase rimbomba come un pugno nello stomaco a Luigino. Una frase che lo accompagna ogni giorno.

Questa è un’altra storia di dolore e solitudine. Luigino Claudio (quest’ultimo è il cognome), 76 anni, ha perso la moglie, il cognato e la zia della moglie. Tutto tra marzo e maggio. E adesso è solo. Ha una figlia, Sara, che però abita a S. Lorenzo di Rovetta. “Mia moglie è morta il 3 maggio scorso su alla Casa di Riposo Sant’Andrea”. La moglie si chiamava Natalina Benzoni, aveva 74 anni. “Stava bene, andavo a trovarla, avevo fatto amicizia con altri ospiti, anche col personale. Poi è scoppiato il Covid, non potevo più andare a trovarla. Le telefonavo. Mi diceva, perché non mi vieni più a trovare? Un giorno ricevo io una telefonata, sua moglie è in coma. Era una sera. Nella notte mi hanno ritelefonato, sua moglie è defunta. Il 27 marzo era già morto, sempre alla Casa di Riposo di Clusone, anche mio cognato, Giovanni Benzoni. Poi, ancora in maggio, è morta anche la loro zia Bartolomea Benzoni, anche lei ospite al Sant’Andrea”.

Natalina, classe 1943, era entrata al centro diurno, passava la giornata e poi rientrava a casa: “Poi da 3 anni era in Rsa, sembrava andare tutto bene, andavo a trovarla, lì si sentiva bene, faceva tante cose, poi da fine febbraio il covid e non l’ho più vista. Me la passavano solo al telefono e ricordo quell’ultima telefonata ‘cosa ti ho fatto di male? Perché non vieni più a trovarmi?’…

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