CLUSONE – ORATORIO – Viaggio nel CRE di Clusone 350 bambini, 110 animatori e 40 maggiorenni. Don Alex: “Recuperiamo la socialità. Stare insieme per fare comunità”

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350 bambini, 110 animatori minorenni e 40 maggiorenni. È anche quest’anno un CRE dai grandi numeri quello organizzato dall’oratorio di Clusone. L’emergenza sanitaria ha imposto ancora alcune precauzioni, a partire dalla divisione degli spazi in cui si svolgono le attività in base alle fasce d’età, ma i sorrisi e l’entusiasmo dei bambini hanno il sapore di una gioia ritrovata.

Le attività del CRE hanno preso il via lunedì 21 giugno ma, come sempre, dietro c’è un lavoro di settimane per mettere in moto la macchina organizzativa. “Il lavoro di preparazione è partito intorno ad aprile – inizia a raccontare don Alex Carlessi, da due anni direttore dell’oratorio di Clusone -. La prima cosa è stata la ricerca dei coordinatori. Le indicazioni normative non c’erano ancora, così abbiamo mantenuto le stesse regole dello scorso anno, ovvero garantire la presenza di un maggiorenne ogni circa 15 ragazzi”.

E così insieme a don Alex partono in questa avventura una quarantina di giovani. “Sono tutti di età tra i 18 e i 23 anni. Con loro abbiamo iniziato a mettere insieme il CRE, in base alle indicazioni che man mano arrivavano. Abbiamo deciso di utilizzare due sedi, non tre come lo scorso anno, visto che le indicazioni sanitarie si sono allentate”. I bambini di età compresa fra la 1^ e la 4^ elementare presso la scuola VEST e il Parco San Vincenzo, i ragazzi dalla 5^ elementare alla 3^ media in oratorio. “Sono circa 180 bambini in oratorio e 170 ragazzi al VEST. Con loro, oltre ai 40 maggiorenni, ci sono 110 animatori minorenni”.

E proprio per loro l’oratorio ha organizzato un percorso di formazione prima di cominciare a prendersi cura dei più piccoli. “Abbiamo avuto quattro incontri: due di formazione e due più organizzativi. Il coinvolgimento degli adolescenti al CRE è stato naturale perché nei mesi scorsi non ci siamo mai fermati: abbiamo sempre fatto gli incontri con loro, nelle modalità consentite”.

E don Alex è contento anche della risposta da parte delle famiglie. “Direi che è stata ottima. Siamo vicini ai numeri di un CRE normale: calcolando che le classi sono diminuite e abbiamo preso al CRE solo i residenti, siamo quasi ai nostri standard”…

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