CLUSONE – Viaggio nel centro storico di Clusone, “la città dipinta”, a 17 anni tra le meraviglie della cultura: “Perché la cultura serve a non servire”

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di Angelo Giudici

In viaggio. Con me che ho 17 anni per le vie di Clusone. A respirare storia, arte, meraviglia. Che può sembrare strano ma noi ragazzi giovani la meraviglia incanta, eccome se incanta. E allora comincia qui questo viaggio che durerà un anno per i borghi della nostra provincia, per questo 2023, anno della capitale della cultura Bergamo e Brescia.

Entrando per le vie del centro storico di Clusone, vecchio borgo medievale, l’arte e la cultura sono dominanti. Più di 500 anni di storia sono impressi nelle pareti di chiese e palazzi; Clusone è denominata la città dipinta per il suo grandissimo patrimonio di affreschi che decorano edifici del centro. La prima importante tappa del nostro viaggio è la chiesa della Beata Vergine del Paradiso, detta chiesa del Paradiso, un luogo di culto cattolico in stile romanico della fine del XV secolo. Ha un ingresso posizionato a livello superiore rispetto all’interno della chiesa e lascia con il fiato sospeso tutti i suoi visitatori, che hanno veduta completa della navata e dei suoi sei altari. La maestosità della volta affrescata e i dettagli degli altarini laterali lasciano di stucco i turisti. Un particolare che sfugge sempre quando si visita questa chiesa è la presenza di un affresco situato sulla parete a destra dell’altare principale, quest’opera originariamente era collocata nella chiesetta dei Morti Nuovi delle Fiorine (frazione di Clusone) e rappresenta la piana di Clusone con personaggi in costume del periodo della peste manzoniana….

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