Sono 433 i firmatari della petizione per aprire uno sportello bancario a Colere e far fronte così ai disagi di imprenditori e pensionati che devono far riferimento alle due banche di Vilminore o alle due di Schilpario. Chiusi gli sportelli di Colere e Dezzo, restano i quattro degli altri due paesi. E ad essere penalizzato più di tutti è appunto Colere capoluogo, perché già Azzone capoluogo non aveva lo sportello bancario, dovendo scendere a Dezzo e recarsi a Schilpario.
Lo sportello “alternativo” della Banca Popolare di Sondrio all’allora Banca Popolare di Bergamo a Vilminore, fu ottenuto dall’allora amministrazione comunale (in accordo con la Comunità Montana), con l’incentivo di affidare alla Banca di Sondrio la tesoreria dell’ente pubblico scalvino. Ma Colere ha deciso proprio a novembre del 2022 di affidare la sua tesoreria a Poste Italiane, vanificando di fatto il possibile incentivo della Banca di Sondrio ad aprire uno sportello a Colere.
La chiusura dei due sportelli di Colere e Dezzo da parte di BPER (che ha rilevato alcuni sportelli di Ubi Banca che a sua volta nel 2017 aveva incorporato Banca Popolare di Bergamo – altri sportelli sono passati a Intesa S. Paolo) ha creato grande disagio. È stato costituito un Comitato che ha appunto avviato la raccolta di firme consegnate al sindaco di Colere Gabriele Bettineschi nei giorni scorsi dai rappresentanti del Comitato Flavio Piantoni, Ernesto Belingheri e Fortunato Piantoni, chiedendo che il Consiglio comunale riveda la decisione di affidare la propria tesoreria a Poste Italiane e affidarla invece proprio a Banca Popolare di Sondrio, con l’impegno da parte della Banca di aprire lo sportello a Colere…
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