COLERE – IL DRAMMA CHE DIVENTA RINASCITA – Davide Bendotti sul rifugio più alto d’Europa: “Ero scettico, perché le montagne con la mia sola gamba le affronto in discesa”

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The Italian Paralympic skier Davide Bendotti accompanied by the President of the Society of Gressoney Monte Rosa Guides Ioris Turini and other expert climbers climbs the Monte Rosa Massif to reach the Regina Margherita Observatory Hut, the highest alpine refuge in Europe at 4554 m above sea level altitude.

Il 22 luglio è il mio secondo compleanno”, quello della rinascita per Davide Bendotti, che alle sfide, sulla neve e non solo, ci ha abituato da tempo. La prima sfida è stata superare l’incidente in moto, nel 2011, una sfida tosta che l’ha portato a togliersi grandi soddisfazioni nel mondo dello sport paralimpico. “Può sembrare strano, ma nella sfortuna sono anche stato fortunato, perché altrimenti non sarei qui a raccontare tutto questo, sto vivendo un periodo della mia vita veramente stupendo e tante cose che ho ottenuto non sarebbero arrivate. È brutto da dire perché in quell’incidente ho perso un amico, ma ho cercato di ripartire, di rinascere e ho voluto che fosse un’opportunità”.

Davide ha sempre affrontato gli ostacoli con grinta e determinazione, con un sogno di scorta sempre pronto ad essere realizzato. E ancora una volta a luglio, un mese che torna ogni anno con i suoi ricordi indelebili, torna una nuova sfida, quella che l’ha portato sul rifugio più alto d’Europa, il Capanna Margherita, sul Monte Rosa.

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