COLERE – LA STORIA – Dal primo piccolo skilift di Pian di Vione alla seggiovia di Carbonera (a fine corsa). Franco Belingheri“Ma adesso bisogna realizzare la tangenziale”

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La prima sciovia fu costruita in paese nel 1969 costituendo la Società Sciovie Colere Srl con capitale di imprenditori e professionisti coleresi o che lavoravano in Colere a cui partecipò anche il nonno di Massimiliano Belingheri, Ignazio. La società fu chiusa per… mancanza di neve.

A metà degli anni ’70 il Comune di Colere con Sindaco Franco Belingheri (figlio di Ignazio) costituì la Soc. SIRPA (che sta per Società Impianti Risalita Polzone Albani) con pari quote della Provincia e Camera di Commercio per realizzare la seggiovia Colere /Polzone.

Da qui inizia il racconto di Franco Belingheri (zio di Massimiliano) sulle origini degli impianti sciistici di Colere, adesso rilevati da “RS Impianti”, la società promossa appunto da Massimiliano (azionista di maggioranza) per salvare e rilanciare la stazione sciistica che era praticamente in liquidazione. Ma ripartiamo dagli inizi.

“Si era creata una cooperativa nel 1968 e l’anno dopo si era realizzato il primo skilift, a Pian di Vione, dietro il paese, se non ricordo male la lunghezza era tra i 300 e i 400 metri. L’impulso era stato dato da Placido Piantoni. Qualche anno prima, quando tra il 1964 e il 1965 ero stato segretario e poi presidente della Pro Loco, avevamo fatto fare degli studi, era arrivato in paese il Capitano Lamberti, da Cervinia, che aveva analizzato pregi e carenze del territorio per il suo sviluppo sciistico. Il pregio principale era che la zona del Polzone prende il sole di… sbieco, mentre ad esempio era esclusa la zona del Barbarossa che prende il sole in perpendicolare e questo per quella zona, visto che secondo gli studi e le previsioni già di allora la neve sarebbe stata sempre in diminuzione, era un handicap…

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