Il bilancio preventivo 2015 è approvato: il primo bilancio dell’Amministrazione di Giorgio Gori è stato presentato a Palazzo Frizzoni giovedì 30 aprile prima della riunione della Giunta che lo ha regolarmente approvato.
Una presentazione inusuale, con una serie di slides (21 per la precisione) per spiegare la ratio e le principali caratteristiche del documento finanziario di programmazione per quello che riguarda l’anno in corso.
Nessun aumento delle tasse, Irpef e Tasi immutate, addirittura scende la TARI del 5%: una manovra davvero miracolosa se si considerano i 5 milioni di tagli che il Governo ha imposto nel 2015 al Comune di Bergamo, un taglio doppio rispetto a quello dello scorso anno.
Il documento è figlio di un dibattito importante in seno all’amministrazione: l’ipotesi di alzare l’Irpef è stata presa in considerazione (così dicono i rumors che vengono da Palazzo Frizzoni) e sarebbe stata accompagnata da una ampia esenzione della TASI. Alla fine ha prevalso la scelta di non alzare la pressione fiscale, anzi di abbassarla, grazie ad una manovra virtuosa sulla tassa dei rifiuti, che scende addirittura del 6,3% per gli esercizi commerciali. Un colpaccio quello dell’Amministrazione Gori, soprattutto in questi tempi di vacche magre.
A Tentorio e soci la cosa non è comunque piaciuta. L’ex sindaco è il più scottato dal documento approvato viste le sue dichiarazioni alla stampa delle scorse settimane. “Aspetto Gori al varco delle tasse”, “Gori ha intenzione di alzare le tasse”: quando il Corsera di Bergamo ha parlato di un possibile ritocco all’Irpef, le minoranze consiliari si erano addirittura messe al lavoro su un volantino per denunciare una situazione considerata vessatoria nei confronti dei cittadini. Il volantino è andato in soffitta ben prima di essere realizzato. Chissà perché….
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