Gaudenzio Poli nacque a Bondo di Colzate nel 1926, primo dei cinque figli di Angelo ed Edvige Poli. Suo zio Albino era l’organista del paese e insegnò a lui e ai due fratelli minori i primi rudimenti della musica. Gaudenzio, in particolare, si appassionò principalmente al piano e al violino, ma non compì mai studi scolastici in tal senso. Nel corso della sua vita, passata interamente a Bondo di Colzate, si dedicò a diverse attività oltre alla sua professione: aiutò lo zio nella preparazione dei vari spettacoli teatrali messi in scena nel Teatrino, un locale ricavato in alcuni ambienti sopra la chiesa, fu discreto illustratore e scrittore, restaurò mobili e orologi d’epoca. Scrisse almeno due commedie in dialetto bergamasco, delle quali ne sopravvisse solamente una, recentemente oggetto di pubblicazione: il titolo è Ol sangh stremìt. La storia si concentra su una famiglia di quattro fratelli, due maschi e due femmine: queste ultime hanno sempre impedito ai primi di prendere moglie e così, ormai in età avanzata, si ritrovano soli, ma con in cuore ancora la speranza, un giorno, di unirsi all’amore della loro vita.
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