Le fusioni a freddo finisce poi che si…surriscaldino. Già. Mettere insieme cocci di vasi diversi produce ‘casini’ che diventano veti che diventano incroci che diventano pallottolieri dove contare chi sta con chi dimenticandosi a volte di territori che anche se, racchiusi in un fazzoletto di chilometri, sono diversi anni luce uno con l’altro. Ma tant’è, la fusione a freddo di qualche anno fa che ha portato a unire tre territori in uno, Alto Sebino, Basso Sebino e Valcavallina ora porta all’ennesima conta finale per capire come dividere assessorati e capire chi sta con chi. Facciamo un passo indietro. La Valcavallina rivendicava il diritto ad avere il presidente a questo giro, per effetto di un accordo non scritto, di rotazione, era toccato prima a Simone Scaburri (sindaco di Spinone, quindi Valcavallina), poi a Alessandro Bigoni (ex sindaco di Fonteno, quindi Alto Sebino) e ora ad Adriana Bellini (sindaca di Credaro, quindi Basso Sebino). Ora secondo la Valcavallina, la rotazione doveva ripartire da loro. Secondo invece Adriana Bellini e altri sindaci dell’Alto e Basso Sebino, la rotazione poteva anche cominciare da un altro ambito, essendo finito il primo giro. Cosi sul tavolo ci si era ritrovate due candidature: Adriana Bellini e Danny Benedetti (sindaco di Trescore).
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