Il numero delle persone contagiate dal Coronavirus continua a salire: secondo quanto riportato dall’ANSA, i casi in Lombardia sono 39 e 11 in Veneto. Le vittime invece sono due, il 78enne Adriano Trevisan e una donna anziana residente a Casalpusterlengo.
E’ stato inoltre registrato il primo caso di Coronavirus anche in Piemonte. I test, che hanno dato esito positivo, sono stati svolti a Torino dagli specialisti dell’ospedale Amedeo di Savoia.
“Il messaggio che ci teniamo a dare è che nell’area del focolaio le misure messe in campo sono efficienti e positive. La gente non gira, resta nel proprio domicilio, ed è questa la cosa che ci interessava“, ha spiegato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, parlando della situazione nei dieci comuni del lodigiano dove è in vigore l’ordinanza per contenere i contagi da Coronavirus. “L’obiettivo – ha proseguito Gallera – è contenere il più possibile la situazione, evitare il più possibile la veicolazione del virus. Ieri il comune di Cremona ha deciso di chiudere le scuole e di cancellare le manifestazioni come il Carnevale e il comune di Pavia sta valutando adozione delle stesse misure“. Gallera ha inoltre escluso che ci siano casi a Milano.
E poi c’è un caso sospetto in Umbria. La persona è ora in isolamento e, secondo la Regione “presenta sintomi respiratori e avrebbe avuto contatti in tempi recenti con un soggetto che appare abbia contratto l’infezione da coronavirus in Lombardia”. La Regione precisa che le organizzazione sanitarie regionali si sono attivate per “ospedalizzare la persona con i sintomi e mettere in sicurezza tutti i contatti, al fine di annullare il rischio della collettività”.
Sono invece stabili le condizioni del ‘paziente 1’, il 38enne positivo al virus ricoverato a Codogno. Già 200 test negativi all’ospedale di Schiaìvonia (Padova), dove è deceduto il primo paziente.
Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno diffuso una lista di dieci consigli da seguire in merito al Coronavirus. Oltre a queste linee guida è consigliato a tutti coloro che riscontrassero i sintomi di chiamare il 112 e non recarsi direttamente al pronto soccorso. I sanitari attiveranno il percorso specifico per il trasporto nelle strutture specializzate.
