Stimato direttore,
apprendiamo, senza stupore, che la minoranza che siede, a volte, nel consiglio comunale di Costa Volpino prova a raccontare per l’ennesima volta una storiella che mal si sposa con la realtà. La “minoranza del no”, delle assenze, della voglia di far passare Costa Volpino peggio di quello che è, del riapparire magicamente ogni cinque anni, torna a scrivere bugie e lo fa nel modo più scorretto e lontano dai valori di rispetto che abbiamo sempre proposto.
Fra poche settimane inizieranno i lavori della più grande opera pubblica mai realizzata nel comune di Costa Volpino: una nuova scuola primaria, 7 milioni di euro di lavori che fortemente abbiamo cercato e che devono essere investiti sui nostri ragazzi e ragazze, 7 milioni di euro totalmente finanziati da contributi nazionali risultando una delle prime scuole primarie finanziate in tutta la regione Lombardia, 7 milioni di euro per consentire a docenti ed operatori di lavorare in una struttura nuova e confortevole.
Ovviamente la “minoranza del no” è contraria, senza proporre soluzioni, voltando ancora le spalle a famiglie e bambini di Costa Volpino: investire sulla formazione e su luoghi ideali per la stessa all’interno del nostro comune significa sancire un legame forte e indissolubile fra territorio e scuola, voler mandare i ragazzi della scuola primaria negli altri comuni, invece, rappresenta una sconfitta.
Non solo “l’opposizione del no” è contraria, ma anzi vorrebbe sfrattare tutte le associazioni e chiudere la scuola di Branico: esatto, avete capito bene, dopo una campagna elettorale a parlare dell’importanza delle frazioni della costa, nell’ultimo consiglio comunale il Facchinetti (capogruppo di minoranza) dichiara che la scuola di Branico è da chiudere e le associazioni presenti nella “Casa delle associazioni” di Volpino da sfrattare. Bingo. Come? Quando? Perchè? non è dato sapersi. La sua visione di comune finisce 3 minuti dopo la fine del consiglio comunale.
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