Mentre si costruiscono ponti e altri se ne abbattono, Ponte Barcotto rimane lì, imperterrito a unire e veder transitare migliaia di persone al giorno. Ma Ponte Barcotto da dove arriva? Siamo andati a ricostruire la curiosa storia di questo ponte con un nome altrettanto curioso grazie allo storico loverese Giuliano Fiorani:
1823, per passare da una sponda all’altra del fiume Oglio ci si serviva di un barcone, pagando un pedaggio.
1833 durante un corteo di nozze diretto a Qualino, passando il fiume, il barcone-traghetto si è rovesciato e sono annegate 4 persone. Da allora si incominciò a parlare della necessità di costruire un ponte sull’Oglio per meglio collegare la sponda bergamasca a quella bresciana.
1844 il Comune di Volpino delibera la costruzione di ‘stabile ponte in pietra’ sostituendo così il barcone che traghettava con tassa di pedaggio
1845 21 giugno, il ponte è ultimato, era stato costruito in onore dell’arciduca Raineri vicerè del Lombardo Veneto, a ricordo della sua visita, fatta nel 1821.
Il ponte era in legno con 11 campate, con spalle in pietra di Poltragno e Sarnico, e con un cancello in ferro. Adiacente c’era l’abitazione della persona incaricata per la riscossione del pedaggio.
Dal 1 agosto 1845 al 31 luglio 1846, in via sperimentale l’esazione ‘del pedaggio per ciascuna volta di transito sia di andata che di ritorno e sia di giorno che di notte sul ponte Rainieri sul fiume Oglio di Volpino’…
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