COSTA VOLPINO – LOVERE – Inaugurata via Macallé: “E’ la strada di tutti”

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E’ stata inaugurata questa mattina, sabato 16 novembre, poco dopo le 11, via Macallè, l’arteria che collega Lovere e Costa Volpino rimasta chiusa per 16 lunghi anni. Ora il taglio del nastro in presenza di amministratori, Forze dell’ordine, cittadini, e delle bande musicali che si sono unite per l’occasione. 

Per le comunità di Costa Volpino e di Lovere è un giorno di festa – ha detto Federico Baiguini, primo cittadino di Costa Volpino -, un giorno molto atteso, questa strada è stata chiusa alla fine del 2008 e quindi oggi riapriamo un’importante via di comunicazione grazie ad un lavoro che possiamo definire caparbio. Non nascondo che ci sono stati anche momenti di sconforto, è stata una storia complicata, ricordo quando avevamo iniziato e c’erano 40mila euro per fare quest’opera. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di squadra tra due amministrazioni e non sarebbe stato possibile senza una convergenza di intenti e la capacità di guardare insieme al di là delle problematiche che sono sorte. Questa è la strada di tutti, non è la strada di Lovere o di Costa Volpino, serve tutto il nostro territorio così come succederà con lo sviluppo della sponda nord del lago, sarà bello per il nostro paese ma sarà bello per tutte le nostre comunità. Dobbiamo imparare a guardare avanti, a superare le differenze e lavorare insieme. Questo siamo stati capaci di fare nel passato e questo dovremo fare nel futuro“. 

Poi la parola è passata alla sindaca di Lovere, Claudia Taccolini: “E’ l’apertura di una via che per Lovere risulta fondamentale però non è un beneficio solo per i loveresi ma anche per tutto il territorio e tutte le persone che quotidianamente vengono a Lovere per studiare o per lavoro. L’augurio è che questa non sia solo un’unione di una via tra i nostri paesi ma anche un segnale di collegamento e di collaborazione tra le nostre amministrazioni“.

Infine l’intervento di Mauro Bonomelli, presente in veste di consigliere provinciale: “Da subito quest’opera è stata interpretata dalla mia prima amministrazione nel 2011 e da tutte quelle che ci siamo confrontati come opera sovracomunale, perchè era uno sbocco per l’ospedale, per le scuole, un’arteria di scarico per la frazione di Corti. E’ un’arteria che è stata chiusa nel 2008 in seguito ad un dissesto idrogeologico, un tema che purtroppo per molti comuni negli anni è diventato importante e impegnativo. Qui c’era una casa che poi è stata demolita dalla proprietà e con grande franchezza possiamo dire che pensavamo di risolvere prima questa situazione, ma in realtà arriviamo oggi perchè l’onerosità di questo intervento è stata importante e significativa. Quando ci siamo insediati nel 2011 abbiamo lavorato da subito con le varie amministrazioni che si sono succedute a Lovere, con la Comunità Montana, la Provincia e la Regione cercando fondi e tra investimenti pubblici e privati sono entrati in quest’opera sono entrati quasi tre milioni di euro ed è la seconda opera come costo più importante degli ultimi anni. Queste opere pubbliche non sono di chi le realizza e di chi le inaugura ma di tutti i cittadini e di tutto il territorio che le utilizza“.

Seguiranno approfondimenti sul numero di Araberara in edicola dal 22 novembre.

 

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