Adriana Bellini in queste settimane davvero dure per tutti non si è mai fermata. Tanta carne al fuoco di cui avrebbe fatto volentieri a meno. Ora si guarda avanti. Presidente della Comunità Montana e del Bim, quindi con il preciso polso anche sul fattore economico del territorio, quanto ha inciso il Covid e come è messa la situazione per i piccoli artigiani e le aziende locali? “Il COVID e la conseguente chiusura delle varie attività territoriali stanno avendo un’importante ricaduta negativa sul territorio. I piccoli artigiani si stanno “barcamenando” e percepisco in loro tanta paura per il futuro sia in relazione alla raccolta di nuove commesse che in relazione alla riscossione dei crediti in essere. Lo stesso timore nei confronti del futuro è pensiero dominante per parrucchieri, estetisti e gestori di attività legate al turismo che ad oggi non vedono alcuna prospettiva per la prossima stagione”. Qualche imprenditore è venuto a chiedere aiuto e se sì quali sono le categorie che stanno soffrendo di più? “La dignità dei bergamaschi credo sia caratteristica nota e proverbiale, quindi ad oggi nessun imprenditore si è rivolto agli enti che presiedo come del resto al mio comune per chiedere aiuti nel senso economico del termine, devo invece però ammettere che gli imprenditori hanno chiesto sostegno morale nel momento più importante dei contagi per cercare una strada che consentisse loro di chiudere le attività senza subire troppi danni economici, ora si rivolgono a noi per condividere le preoccupazioni rispetto al futuri (sia per le loro aziende che per i loro dipendenti) chiedendoci di dar voce con “la politica” a tutte le loro fondatissime preoccupazioni. In questo momento tutte le categorie stanno arrancando, sicuramente chi ancora non può esercitare la propria attività sta maggiormente soffrendo sia da un punto di vista economico che da un punto di vista emotivo…
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