Da lunedì Brembo ferma tutti i suoi stabilimenti bergamaschi, Mapello, Curno e Stezzano, per ripartire, una settimana dopo, “sanificata” e attrezzata “per meglio resistere agli attacchi dell’epidemia che ha scelto come epicentro proprio la provincia di Bergamo”, come fa sapere la RSU del gruppo.
“È una scelta di grande responsabilità, che apprezziamo e approviamo – dice Luca Nieri, segretario generale FIM CISL Bergamo. Anteporre la tutela della salute dei 3000 lavoratori degli stabilimenti orobici alle aspettative economiche è segno di attaccamento al proprio capitale umano.
oggi non è possibile sapere quale ammortizzatore sociale verrà utilizzato per la copertura della settimana, anche perché si è in attesa che vengano sbloccati i fondi destinati a coprire questa emergenza, e sarà poi compito di RSU e azienda valutare la possibile riapertura o il prolungamento del fermo”.
Nella settimana di chiusura saranno presenti in azienda solo i presidi strettamente necessari per effettuare la sanificazione di tutti gli ambienti.