DALLA SCUOLA MEDIA ALLE SUPERIORI – Calo di iscritti a Licei e Tecnici aumento nelle Scuole Professionali

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Queste che riportiamo sono le scelte dei ragazzi (e naturalmente dei loro genitori) che usciranno dalla terza media (Scuola Secondaria di primo grado) quest’anno e si sono iscritti a gennaio alle scuole superiori (Scuole Secondarie di secondo grado). Si tratta di preiscrizioni, ovviamente, condizionate dall’esito finale della terza media e anche da possibili ripensamenti. Una prima indicazione è il forte aumento, sul totale degli 11.137 alunni bergamaschi che presumibilmente (non si sa mai, magari qualcuno può essere bocciato nonostante si sia iscritto alle scuole superiori) usciranno dalla terza media a giugno, il forte aumento, dicevamo, degli iscritti alle Scuole professionali e al contrario il calo vistoso degli iscritti ai Licei e agli Istituti tecnici.

Le ragioni non le possono indicare i numeri, si possono solo ipotizzare: possono essere quelle del “parcheggio” per i due anni di ulteriore obbligo scolastico di alunni che poi abbandoneranno definitivamente la scuola. Oppure (o in aggiunta) la prospettiva di lavoro specifico, anche se non di carattere imprenditoriale o autonomo (per questo ci vuole un diploma). Non è un segnale confortante che un ragazzo su tre scelga praticamente un percorso che lo porterà a un lavoro che sarà magari dignitoso ma di rinuncia a scelte di vita autonome e gratificanti

In sostanza chiaramente è proprio quello che richiede il mercato del lavoro, manovalanza da impiegare a basso costo. Lo si vede già adesso, ragazzi e ragazze tra i 17 e i 18 anni sottopagati per lavori anche pesanti, spesso in ambienti non sereni (eufemismo: trattati all’insegna del prendere o lasciare, sia per la paga che per le ore di lavoro). Abbiamo registrato come giornale testimonianze agghiaccianti di ragazzi e ragazze al limite dello sfruttamento.

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