La notizia era nell’aria da mesi ma finora la burocrazia e la mancanza di fondi aveva sempre frenato il progetto. Ora ci siamo. Grazie all’Enel, che ha fatto la parte del leone per avere il progetto, fondi del pnnr, ad altri finanziamenti Ministeriali ed Europei si parte con una base di 40 milioni di euro sugli 80 milioni necessari per ricostruire quella che è stata ed è ancora nell’immaginario collettivo la Diga per eccellenza. Sfruttando poi il flusso dell’acqua i tecnici hanno calcolato che si rientrerà del costo della ricostruzione della diga nel giro di 15 anni, grazie alla realizzazione di centraline ad hoc.
“Avevamo pensato – commenta il sindaco di Vilminore Pietro Orrù – ad altri manufatti, dal museo a un luogo per ricordare, ma cosa c’è di meglio che ricordare ridando vita? Il ricordo più bello è quello di ridare vita a quella che è sempre stata la nostra diga, il nostro segno distintivo qui e fuori dalla valle”.
Il progetto ha preso vita nelle ultime settimane e ora dopo l’approvazione degli organi competenti e l’autorizzazione dell’Enel allo sblocco della prima parte dei fondi, si potrà cominciare la realizzazione già a partire dal mese di giugno, l’obiettivo è essere pronti per dicembre 2023, anniversario dei 100 anni del disastro. E visto anche il costo dell’energia elettrica oltre al ricordo si potrà anche sfruttare l’enorme massa d’acqua.