Si chiama Davide Fontana l’assassino di Carol Maltesi, attrice hard conosciuta come Charlotte Angie. Il 43enne milanese è dipendente di banca nella sua città e food/travel blogger per passione. “Nato a Milano in Aprile, ariete atipico, calmo e razionale ma testardo e determinato a raggiungere gli obiettivi prefissati”, si definisce così nella sezione ‘chi siamo’ del suo blog, mentre su Instagram il suo profilo è seguito da oltre 13mila persone.
Davide Fontana ha confessato l’omicidio di Carol, che ha poi gettato in un dirupo a Paline di Borno. Avrebbe ucciso la ragazza a gennaio, quando di lei si sono perse le tracce, colpendola più volte alla testa con un oggetto contundente e poi avrebbe sezionato il corpo con seghe e cesoie per poi riporla nel congelatore per due mesi, in casa della vittima. Il 43enne avrebbe anche confessato di aver sfigurato il cadavere per non renderlo riconoscibile, ma non avrebbe saputo spiegare un movente dell’omicidio.
Dalle prime ricostruzioni dell’accaduto l’uomo era un vicino di casa di Carol e, in passato, sarebbe stato legato alla donna, con la quale sarebbe rimasto in rapporti di amicizia.
Alle due abitazioni, nel centro del paese dell’hinterland milanese, i Carabinieri hanno posto i sigilli, così come alla macchina di lui parcheggiata nel cortile: quella della vittima, che Fontana ha usato per trasportarne il cadavere fatto a pezzi, si trova in una via limitrofa.
L’interrogatorio
Nella caserma dei Carabinieri di Brescia l’interrogatorio a Davide Fontana è durato oltre tre ore. Ha raccontato che nessuno in questi mesi ha cercato Charlotte Angie. «Solo la mamma con alcuni messaggi whatsapp e l’ex compagno sempre con messaggi. Al telefono nessuno» ha spiegato il 43enne, che ha confessato l’omicidio, la distruzione del cadavere e l’occultamento, prima dell’arrivo del suo legale. Ha inoltre detto che da gennaio ad oggi ha utilizzato il telefono della donna. «Ho pagato anche l’affitto di casa sua» ha detto al pm Lorena Ghibaudo durante l’interrogatorio. Ha scelto Borno come luogo in cui abbandonare il cadavere perchè in passato ci aveva trascorso dei giorni in vacanza.