La notizia, per chi è stato in tutt’altre faccende affaccendato, è che non ci sono preferenze da fare, sia nell’uninominale (dove viene eletto chi ha avuto anche un solo voto in più), sia al proporzionale dove la lista dei candidati è già stata composta dai vari partiti e se in base ai risultati un partito in quel collegio ha diritto a due eletti, sono i primi due del “listino” ad essere eletti. Alla Camera hanno presentato liste 21 partiti per la Camera e 17 per il Senato. Il collegio bergamasco che interessa le nostre valli è il Lombardia 3. Bergamo dai 18 parlamentari che aveva nell’ultima tornata, forse ne eleggerà la metà. Il che è dovuto alla riduzione dei numero dei parlamentari, decisa prima dal Parlamento e confermata dal referendum popolare. Adesso ci si accorge che in questo modo molti territori non avranno rappresentanti. Molti nomi che trovate in posizioni di rincalzo, anche sindaci delle nostre valli, hanno poche probabilità di essere eletti. Ma tutto dipende dal risultato dei rispettivi partiti. Mal di pancia in alcuni partiti per l’esclusione di ex parlamentari non ricandidati o catapultati in collegi fuori provincia. Ne riparleremo….
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