E pure il Codacons se la prende con Blanco: “Esposto in Procura per danneggiamento…”

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Va beh, ci può stare tutto, favorevoli e contrari, la polemica e la contropolemica ma il Codacons forse dovrebbe occuparsi di altro. Ormai quasi quotidianamente arrivano comunicati stampa del Codacons su tutto e tutti, ma il tutto e il tutti sono cose che va beh, potrebbero anche essere evitate. E oggi naturalmente arriva il comunicato su…Blanco con niente di meno che un esposto in Procura. Ecco il comunicato: “CODACONS DENUNCIA BLANCO PER DANNEGGIAMENTO E CHIEDE DANNI AD ARTISTA. ESPOSTO A PROCURA DI IMPERIA E CORTE DEI CONTI. PALCO DISTRUTTO E’ STATO PAGATO DA CITTADINI ATTRAVERSO IL CANONE. Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento. Lo afferma il Codacons, che dopo i gravi fatti di ieri all’Ariston deposita oggi un formale esposto alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti. Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati – spiega il Codacons – L’art. 635 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.  Oltre all’aspetto penale, la distruzione operata ieri da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell’Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l’artista dovrà risarcire. Per tali motivi il Codacons chiede oggi alla Procura di Imperia di aprire una indagine su Blanco alla luce del possibile reato di “danneggiamento”, e alla Corte dei Conti di avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate ad ottenere dall’artista il ristoro dei danni erariali”.

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