Filippo Ganna, in sella alla sua bicicletta, ha scritto una nuova pagina del ciclismo battendo il record dell’Ora. L’atleta ha corso per un’ora intera in un velodromo da solo, o meglio, contro un unico avversario, sé stesso.
E significa pedalare per un’ora alla massima velocità possibile, uno sforzo che un ciclista riesce a preparare e ad affrontare due o tre volte al massimo nell’arco dell’intera carriera. Una sfida contro sé stessi che richiede uno sforzo fisico ma anche mentale, che Ganna ha superato alla grande.
I primi 40 giri – 10 chilometri – Ganna li percorre in 11 minuti e 623 millesimi, 3”682 più lento di Dan Bigham. Poi da lì inizia una fase di stallo con l’italiano che piazza una serie di giri a 16 secondi e poco più, come un metronomo. Al giro numero 58, quello che porta al parziale di 14 chilometri e mezzo percorsi, Ganna scende sotto i 16 secondi in 15”901 e inizia ad alzare il ritmo, oscillando al massimo di un decimo di secondo fra un giro e l’altro. La velocità media complessiva sale giro dopo giro e supera i 55 km/h al giro numero 61, dopo 15,5 chilometri percorsi in 16’54”299. Bigham è ancora davanti di quasi due secondi ma Ganna ormai sembra essersi messo in scia. Filippo Ganna conclude il 226° giro quando mancano ancora poco meno di 20 secondi allo scoccare dei 60 minuti. 59 minuti e 41 secondi per percorrere 56 chilometri e mezzo: è già oltre, gli ultimi venti secondi sono in più, un bonus che serve a incrementare ancora la distanza
percorsa. Quando suona la campana dell’ultimo giro mancano ancora 5 secondi e Ganna tira dritto, finché può continua a spingere sui pedali. Dopo un’ora esatta il conteggio si ferma: 56,792 chilometri.
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