Aspetto le discese

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    Sulla bicicletta. In salita. Verso nuove cime. Aspettando però discese. Che io le aspetto sempre. La scuola riparte. Io non lo so. Qui a pulire il vento. A prendermi cura di me. Una maglietta pulita di speranza. Che quella mi serve sempre. Sopra le nuvole dove Dio e il vuoto si fanno i dispetti usando le nostre ombre. In una strada di campagna. Dove abbaiano i cani. Vicino a un’officina meccanica. Dentro una profumeria. Il profumo di un albero di fico,l’autunno dolce amaturare infanzia,la strada di polvere sugli occhi e sul sorriso sbucciato,gambe che corrono, sogni ancoranel paniere. Il resto è vociare, di gente che urla, succede sempre quando non hanno nulla da dire. Il covid ha fatto un passo indietro, il passo avanti lo hanno fatto quelli che parlano di covid, che all’improvviso sanno tutto, e io che non so nulla me ne vado. Dove raccolgo le parole sul ciglio della strada, ciottoli levigati sotto le nostre lingue. Le lascio cadere lungo il cammino per ritrovare la strada che mi riporta a casa.

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