Buone albe di un nuovo anno

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    Le insegne luminose mi accolgono nel buio. L’alba invece è sempre la stessa. Colore di noi. Colore infinito di cielo. Colore di anima. Come se il tempo non le appartenesse. Quello lo lascia a noi. Infarciti di scadenze, orologi, fine e inizio anno, da festeggiare, esorcizzare, incanalare. Lei no. Libera e ogni giorno piena di stupore, incanto e meraviglia. Quella sensazione di appartenere ad ogni cosa ma essere liberi di tutto. Sgusciare via dalle solite parole di buoni propositi di fine e inizio anno scandite dal tempo e non dal desiderio di cambiare qualcosa. E mi ritorni in mente tu l’altro giorno mentre ero in redazione a scrivere e fuori un soffitto di cielo azzurro avvolgeva tutto: “Ti va di prenderci l’azzurro di questo cielo e poi andiamo a farne… di tutti i colori?”. Che ho sentito dentro la voglia infinita di rendere davvero omaggio alla vita, ma con le mie sensazioni, spogliata di tutto, dentro corpi e anime. Guardo il cielo e scopro la sua voce, la mia voce. Con gli abiti. Senza abiti. Tu… mi abiti. Il resto conta poco. Tutto ciò che si può immaginare dona ossigeno. Apre una strada. Ed arrivo dove i desideri diventano realtà. Che è tutto e il contrario di tutto. Come vedere solo ad… occhi chiusi. Che succede anche a noi ogni giorno ma a volte nemmeno me ne accorgo. Chi mi ha avuta ha chiuso gli occhi e mi ha sentita dentro. Gli altri ad occhi aperti mi hanno solo guardata. E’ tutto lì. Quel qualcosa di inaspettato e meraviglioso che capita quando hai finito i sogni e scopri che da qualche parte ce n’era ancora uno intatto e immacolato. Come quando ti addormenti sul bordo di un sogno. Come se qualcuno ti sussurrasse al cuore: “lascia tutto e… seguiti”. Buone albe di un nuovo anno.

    Aristea Canini