Grecia

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    (p.b.) Il ministro delle finanze tedesco Wolfgand Schaeuble nel lungo braccio di ferro sulla Grecia, mi ha ricordato “Il dottor Stranamore”, il film di Kubrick del 1964, interpretato (tre ruoli) da Peter Sellers. Era nel film un generale americano deciso a “salvare il mondo” dalla minaccia comunista a costo di scatenare una guerra nucleare universale, dal basso della sua sedia a rotelle. In quel film era un generale americano ma il suo gesto incontrollato era il braccio che si alzava automaticamente in un Heil Hitler del subconscio. Altro che “agreement” di Tsipras che adesso vede la sua maggioranza (greca) sfaldarsi nella protesta generale con l’accusa di “tradimento”. Sono volate parole pesanti, come quelle dello Stranamore tedesco contro l’italiano Draghi, “stupido come i tuoi connazionali”, come il “criminali” dello stesso Tsipras verso la Troika, una parolaccia che sarebbe composta da Jean Claude Juncker, Mario Draghi e Christine Lagarde rispettivamente a capo della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale (FMI).

    Ma la guerra in atto è combattuta con i nuovi mezzi, devastanti come una bomba nucleare. Non è in gioco solo la Grecia, il cui popolo, vissuto al di sopra delle sue possibilità, non vuole alcun accordo, illudendosi di andare verso uno splendido isolamento, magari con l’elemosina russa del carburante a buon mercato ma le banche chiuse e quindi con il problema di sbarcare il lunario comprando il pane. In gioco non c’è solo l’Europa, c’è la minaccia dell’implosione del sistema capitalistico occidentale, di noi del mondo di sopra, quello della civiltà del burro contrapposto alla civiltà dell’olio, quello della civiltà del vino contrapposto alla civiltà della birra. E noi, greci, italiani, francesi, spagnoli siamo i “terroni” del blocco che si sta sfaldando. E dalla cintura del mondo in giù premono ondate non di profughi, poveracci disperati che cercano rifugio da noi, ma di “milizie” che marciano sui cadaveri. E minacciano di calpestare quel che resterà delle macerie di un’illusione, quella di una Nazione europea nata per scongiurare le guerre mondiali (e prima ancora quelle prussiane) scatenate sempre dalla Germania. Per questo, vedendo quel ministro tedesco con quella faccia di uno che non ha più niente da perdere, dovrebbero proiettare in Tv, a edificazione e ammonimento delle genti, quel film de “il dottor Stranamore”. Strano amore per un principio immorale superiore.