I tuoi occhi nel cuore

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    Un pezzo di mondo in un centro che centra la centralità del vuoto. Il vuoto che svuota la totalità del tutto. Io che non so che fare. E fare senza dire. Disfare. Disdire. Disporre. Di che? Non so. Fine anno e inizio anno. Inseguendo. Seguendo. E poi? Che te ne fai di quella pietra al collo che porti con te da sempre? Il mio portafortuna che non porta e non m’infortuna.

    Ogni anno il fardello di parole aumenta e il fardello di persone diminuisce. Una corsa a ostacoli su un filo in equilibrio fino a che anche io seguirò il corso di un soccorso senza ricorso e andrò a far parte del fardello che qui sulla terra diminuisce.

    Perché in cielo ci si va così. In fondo i Natali e fine anno sono solo una manciata di giorni, pronti a segnalarci lo skyline di una vita che si mischia con quella eterna. Io alzo lo sguardo e Ti vedo così, chissà quanti amori che hai, un’eternità per amare tutti o forse non tutti.

    I miei occhi sono imbarazzanti e adesso il mio cuore vede con quelli; potevi startene a casa in qualche castello di blu e nubi bianche, potevi non guardarmi, potevi essere, che ne so, in una città a caso, tipo a Varsavia o dall’altra parte del vuoto, che io sono debole di anima e non ho la forza, non ho la capacità di rispondere alle domande del Tuo sorriso.

    Potevi restare dove non ti conoscevo, potevi restare su una stella o sul ramo di un’idea; ma io mi chiedo ogni tanto perché mi hai buttata qui, proprio qui, in questa mattina di giornali e parole, cianfrusaglie sparse nel mio non capirci mai niente di niente del niente che mi circonda. potevo restare in una goccia che fa “tic” quando cade da un rubinetto che perde, potevo essere tante cose, ma no, atterrare qui, tra le Tue braccia e le mie malsane abitudini, e invece no, sono arrivata qui come un razzo sulla luna, come un jet-lag che vorresti dormire e invece sogni.

    Chissà quanti amori che hai. E io sorriso. Miliardi di amori e poi qualcuno qui vuol farci credere che bisogna averne uno solo. Ma non importa. Quello che importa e che Ti chiedo e di tenere i Tuoi occhi nel mio cuore. Ne ho bisogno.

    Aristea Canini