Sono così tanti mesi che sto con me che ho imparato a ritrovarmi ogni volta che mi dimentico dove mi sono lasciata. Prima non mi succedeva mai. Dovevo salire in moto e andare a bermi tutto il vento del mondo per cercare di ritrovare quel pezzo di cielo che mi fa da soffitto. Adesso il soffitto e il pavimento li ho tutti dentro di me.
Ho imparato a fare colazione con i biscotti nel latte come quando ero piccola, a cercare un fascio di luce all’alba e vederlo guadagnare terreno sul letto fino a farmi il solletico agli occhi. Ascoltare l’acqua che scende dalla doccia scandirmi il ritmo di me. Avere ancora tutti i sogni nel cassetto, come quando ero una pischella, aprire il cassetto, vederli volare via e io che li inseguo e me li rivivo tutti.
Alcune volte la vita diventa una finestra. Le cose stanno tutto di là. Come nei sogni, un panno che vola nel vento, una primula che sboccia nell’ultima neve, una ragazza che si incanta davanti all’alba, tutto lì, in quella luce chiara del mondo dove mi ero dimenticata di tornare. Siamo stati in guerra. Siamo tornati. Un po’ stanchi. Ma siamo tornati. E sei ancora qui. La carestia del tuo profumo ferisce sempre. Me lo metto addosso. E ritorno dove ero rimasta un anno fa.
Aristea Canini