Ti aspetto al punto di non ritorno

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    Forse basterebbe soltanto ricordare di non ricordare. Forse funziona così. O forse non funziona. C’è troppo chiasso in questa estate spalmata di giorni foschi. Labirinti di insulti sui social network e tuttologi del niente. E così è bello rifugiarmi dove nessuno legge pensieri e tocca cuori. O forse no. Che a pensarsi così forte sentiranno tutti. E in estate la vera scelta non è con chi. Ma senza chi. C’è un posto per ogni cosa e una mancanza per ogni posto. Seduta sul bordo della vita con i piedi a penzoloni a guardare l’infinito respirando guscio. Vieni lentamente e inciampi nella mia tosse, nella mia abitudine di lasciare la testa ovunque. Metti in ordine i miei silenzi, sleghi le parole necessarie e le liberi. Ti apri il passo tra i miei bicchieri scaraventati contro il giorno, notti di risse d’anima e Montenegro ghiacciato. Ti sdrai dentro al mio cuore e ricomponi frammenti di risate. Cercando le parole si trovano i pensieri. Riaccendo il pc, di nuovo in guerra, battaglie di opinioni. Perdiamoci tra i luoghi comuni, io ti aspetto al punto di non ritorno.

    Aristea Canini

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