E’ uno dei pochi tornati in campo che ne sono usciti alla grande. In molti altri Comuni il ritorno dei “vecchi” amministratori è stata una debacle. Claudio Agoni questa volta, con la sua lista di giovani, ha sbaragliato il campo con 172 voti in più del candidato della maggioranza uscente. E ha tutta l’aria di avviare una sorta di “restaurazione” nemmeno ci fosse stata una rivoluzione. Serve ricordargli che Luigi XVIII, quando tornò dall’esilio, dovette adattarsi, se non voleva essere detronizzato un’altra volta, a una monarchia costituzionale riducendo i suoi poteri assoluti?
Adesso, ovviamente, è facile dare giudizi: per gli sconfitti osservare che si doveva fare questo o quest’altro, muoversi prima ecc.
Sul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno tutte le preferenze del consiglio comunale, anche dei non eletti, le nuove giunte e il pagellone.