Elisa si racconta, dopo l’incidente riparte più forte di prima “Ho perso un braccio ma sono viva. Il tennistavolo è la mia vita, e non sarà un pezzo di braccio mancante a cambiare le cose”
Questa è una storia unica, come Elisa Trotti che ne è la protagonista. Una storia nata 22 anni fa ad Angolo Terme da mamma Monica e papà Riccardo. Una bambina nata sotto il segno della vergine, solo apparentemente uguale a tutte le sue coetanee. Elisa è una bambina vivace e caparbia, la contraddistingue una forza d’animo ineguagliabile, è una leonessa, ma lo si capirà solo negli anni a venire. Si avvicina pian piano a vari sport, sempre spinta da mamma e papà che sanno quanto lo sport faccia bene durante la delicata fase della crescita. Elisa però non riesce a trovare una vera passione. La danza, il Karate, il nuoto… tutto inutile ‘niente, non mi piaceva nulla!’ mi confessa, ripensandoci, sorridendo. Poi un giorno a casa arriva l’ennesima “richiesta iscrizione”, stavolta per quello che comunemente conosciamo come “ping pong”, l’immancabile gioco estivo al mare o in oratorio. In Italia non è ancora popolare , spesso infatti non viene riconosciuto come un’attività sportiva a tutti gli effetti. ‘Per pura casualità ho provato e mi sono innamorata fin da subito’…
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