Emergenza siccità, Regione Lombardia: “Situazione drammatica, ci preoccupa il fatto che abbiamo neve zero”

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L’emergenza siccità è una delle tematiche che sta affrontato Regione Lombardia. “Stiamo lavorando da mesi – spiega Massimo Sertori, assessore alla Montagna e piccoli Comuni della Regione Lombardia – La situazione è drammatica perchè avere a disposizione -61 per cento di risorsa idrica e affrontare una stagione irrigua diventa difficile. Bisogna cercare di contemperare interessi che non convergono più quando cala la risorsa idrica. Noi abbiamo deciso di dare priorità al primo raccolto, la poca acqua che abbiamo a disposizione cerchiamo di utilizzarla per l’agricoltura”.

Ha poi aggiunto durante una conferenza stampa al Pirellone: “Lo stato di emergenza l’abbiamo chiesto ed è stato varato dal Consiglio dei ministri. Anche se stiamo aspettando un decreto e i poteri commissariali, stiamo lavorando con la Conferenza delle Regioni e con il Governo. Lo stato di calamità è invece a evento avvenuto, se dovesse andare in malora un raccolto perché non c’è stata l’acqua allora lo si chiede per creare delle situazioni di indennizzo. Stiamo cercando di lavorare per scongiurare il più possibile stati di calamità, ma qualora vi fosse la necessità siamo pronti a chiederlo”.

“Ci preoccupa il fatto che abbiamo neve zero, che è sempre stato il magazzino utilizzato per affrontare l’estate. Oggi abbiamo il deflusso naturale che è quello che arriva dai ghiacciai, ma l’acqua è sempre quella e l’origine è sempre la stessa e una volta esaurite le scorte utilizzeremo l’acqua piovana” ha continuato Sertori indicando il 25 luglio come data limite per la disponibilità d’acqua e uso irriguo in caso di assenza di pioggia.

Sertori ha evidenziato che i 9 milioni di euro messi a disposizione dal Governo riguardano la situazione dell’acqua potabile e “non centrano nulla con l’agricoltura, che siano sufficienti o meno lo vedremo. Grossi problemi dal punto di vista dell’idropotabile non ne abbiamo, i problemi riguardano l’agricoltura. Le erogazioni che escono dai laghi ora sono mediamente intorno al 50 per cento delle concessioni irrigue, a parte il lago di Garda che eroga al 100 per cento. La poca acqua che abbiamo la stiamo utilizzando nel migliore dei modi” ha concluso.

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