ALZANO LOMBARDO – LA STORIA
Emilio Colombelli e quell’eroico sacrificio di quasi 60 anni fa
Annegò nel lago d’Iseo tentando di salvare una donna. Il 25 aprile gli viene intitolato un passaggio pedonale a Nese
Il fratello Maurizio: “L’ultimo ricordo che ho di mio fratello? Lui e mia mamma che si abbracciavano prima di partire per il lago”
(An-Za)– Nel suo appartamento di Nese, frazione di Alzano Lombardo, Maurizio Colombelliè stanco ma felice, come quando si vince una battaglia lunga e faticosa. Dopo lunghi mesi passati a raccogliere e consegnare documenti e fascicoli, inviare lettere, bussare a questa e quella porta, alla fine ha ottenuto quel che voleva, cioè che l’Amministrazione comunale alzanese onorasse la memoria di suo fratello Emilio intitolandogli una via.
“Martedì 25 aprile– spiega Maurizio – gli sarà intitolato un passaggio pedonale con passerella che attraversa il torrente Nesa, a poche centinaia di metri da casa mia. E’ un passaggio che collega le vie Europa e Meer, molto transitato per la presenza nelle vicinanze della scuola elementare e del cimitero di Nese. E’ un ponte che è stato recentemente ristrutturato.Agli estremi della passerella saranno poste due targhe segnaletiche, una in via Meer e l’altra in via Europa. E’ significativo che lì passino tanti bambini e ragazzi, perché così potranno scoprire chi era e che cosa ha fatto mio fratello”.
Già, chi era Emilio Colombelli? E cosa ha fatto? Bisogna fare un lungo salto indietro nel tempo, a quel tragico 20 luglio 1958, quando questo giovane viene inghiottito dalle acque del lago d’Iseo mentre stava cercando di salvare una donna (aveva già portato in salvo due persone). Un gesto eroico e generoso che ora viene giustamente onorato dalla comunità alzanese.
Da lungo tempo Maurizio si impegna per mantenere viva la memoria del suo valoroso fratello, medaglia d’argento al valore civile, che si è distinto con un gesto di estremo altruismo che gli è costata la vita.
“Sono molto felice che l’Amministrazione comunale di Alzano abbia voluto onorare la memoria di un suo concittadino così buono, generoso ed eroico; li ringrazio di cuore”.
Emilio nasce il 9 aprile 1935 a Bergamo, ma all’età di circa 10 anni si trasferisce con la famiglia (papà Luigi, mamma Mariae sei figli, quattro maschi e due femmine) ad Alzano Lombardo. Frequenta l’Istituto “San Giuseppe” di Alzano e svolge poi il servizio di leva nella Marina Militare, prima a La Spezia e poi presso l’Accademia Navale di Livorno. Le sue competenze elettromeccaniche lo fanno scegliere come primo radarista dell’incrociatore “Raimondo Motecuccoli”. Finita la leva nel 1956, Emilio ritorna ad Alzano.
Il 20 luglio 1958 Emilio si trova a Montisola con la fidanzata Angelae si getta nelle acque del lago d’Iseo, presso Peschiera, e riesce a salvare la vita a due giovani colleghi che rischiavano di annegare. Portati in salvo i due, Emilio si getta nuovamente nel lago per tentare il salvataggio di una terza persona, Giuseppina Cattaneodi Bergamo. E, purtroppo, i due non si salvano e vengono inghiottiti dalle crudeli acque del lago. La donna si avvinghia al collo di Emilio e questo gesto condanna a morte entrambi. La salma viene poi recuperata nei giorni seguenti dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco e il funerale viene celebrato il 23 luglio 1958.
La Giunta comunale di Alzano Lombardo, guidata dall’allora sindaco Mario Nani, delibera il 22 gennaio 1959 la richiesta di onorificenza civile alla memoria. Il 3 ottobre 1959 un Decreto del Presidente della Repubblica concede l’onorificenza e il 4 novembre vien conferita la medaglia d’argento al valore civile “alla memoria”.
La motivazione, sottoscritta dall’allora Ministro dell’Interno Antonio Segni(che nel 1962 viene eletto Presidente della Repubblica) recita: “Si tuffava generosamente nelle acque di un lago riuscendo a trarre in salvo due persone in procinto di annegare. Rituffandosi ancora per soccorrere una giovane donna che rischiava di annegare, veniva immobilizzato dalla stretta della pericolante, e perdeva la vita nel nobile tentativo”.
La medaglia viene consegnata ai genitori di Emilio nel corso di una suggestiva e commovente cerimonia ad Alzano, presso il sagrato della chiesa di San Michele Arcangelo, alla presenza delle autorità civili e militari. La medaglia d’argento viene appuntata sul petto di papà Luigi da parte del padre gesuita Giacomo Perico, già tenente cappellano sommergibilista.
Maurizio aveva all’epoca 13 anni e ricorda bene quel tragico giorno. Qual è l’ultimo ricordo che ha di suo fratello? “Ricordo bene lui e mia mamma che si abbracciavano prima che lui uscisse di casa. Era una giornata bella e luminosa. Emilio si era alzato di buon’ora ed era andato a Messa Prima in basilica alle 5,30. La mamma gliaveva poi preparato la colazione, erano entrambi felici, ognuno contento della felicità dell’altro. Emilio ha poi dato un bacio alla mamma prima di uscire e lei scherzosamente gli ha detto: ‘vengo anch’io’. E lui le ha risposto: ‘non sono ammesse persone anziane’. Le ha dato un altro bacio e si è diretto verso la porta. Ad un tratto, Emilio è tornato indietro ed ha nuovamente abbracciato e baciato la mamma. Io ho visto tutto a loro insaputa dalla mia cameretta. Mi ero svegliato dopo aver sognato di andare in gita con lui sul lago. Emilio è poi andato a Bergamo, dove ha raggiunto i suoi amici e colleghi e anche la fidanzata Angela per andare a Montisola. E poi– Maurizio si intristisce – è arrivata la notizia. Per la mia famiglia quella è stata la morte nel cuore”.
A lei, che era un ragazzino, cosa è rimasto di questo suo eroico fratello? “Mi è rimasto il ricordo del suo sorriso, della sua generosità e gioia di vivere. Anche se sono passati quasi 60 anni desideravo vedere onorata la sua memoria. La mia richiesta è stata presentata all’Amministrazione comunale di Alzano Lombardo il 30 marzo 2016 per ottenere, in virtù del gesto eroico compiuto dal mio compianto fratello, l’intitolazione di una via. Tale richiesta è poi stata accolta dalla Giunta Bertocchi definitivamente con delibera del 20 febbraio 2017 all’unanimità. E’ stata successivamente richiesta debita autorizzazione alla competente Prefettura di Bergamo”.
Alla cerimonia del 25 aprile in onore di Emilio Colombelli parteciperanno le Associazioni Combattentistiche e d’Arma: sezione Aeronautica, sezioni Combattenti e Reduci, Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, Anpi, sezione Carristi, gruppo Alpini, sezione Marinai, sezione Artiglieria, Cavalleria, Protezione Civile.
“Sarà presente anche Angela, la sua vecchia fidanzata, con cui siamo sempre stati in contatto. Lei– sottolinea Maurizio – è come una sorella per me ed ha appoggiato in pieno i miei sforzi!”.
E così, d’ora in poi chi attraverserà il torrente Nesa passando per quella passerella potrà conoscere il gesto nobile di quel giovane che ha dato la vita per il suo prossimo.