Il presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano Vittorio Bosio, originario di Endine Gaiano, ha lanciato un vero e proprio grido di dolore per il mondo del calcio giovanile dilettantistico, interpretando il pensiero di migliaia di dirigenti, allenatori, accompagnatori e giocatori.
“Il DPCM si è abbattuto sul mondo dello sport con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Le associazioni sportive sono ormai stremate, i dirigenti demotivati, i tecnici sconsolati. Gli sportivi e le sportive, soprattutto tra i giovani e giovanissimi, non sanno più come superare quella solitudine che la pandemia sta imponendo; proprio sui campi di gara, però, hanno conosciuto ed appreso quello spirito di sacrificio che, oggi, consente loro di accettare le regole e rispettarle.
Non esistono dati chiari sui contagi in ambito sportivo. Eppure, lo sport, così come la cultura, vengono considerati marginali rispetto ad altri settori: stiamo assistendo ad un vero e proprio lockdown del tempo libero, che pagheremo tutti, soprattutto i più piccoli. Lo rispetteremo, nella speranza che possa essere davvero utile alla tutela della salute pubblica, bene prioritario e primario. Nello stesso tempo, sono preoccupato per i lavoratori sportivi, per le società sportive che hanno investito migliaia di euro per la ripartenza, per le strutture periferiche che hanno sempre organizzato sport e che ora, ancora una volta, si trovano azzerate nelle attività con i loro oltre 250 dipendenti, solo nel CSI. In tutto ciò, regna la confusione su cosa sia possibile fare e cosa no. Abbiamo assistito a ‘fughe in avanti’ (per non dir di peggio) che non intendiamo assecondare, anche se la lettera del DPCM potrebbe consentircelo. In questo momento, ho scelto moderazione, determinazione e analisi dei fatti. Ho chiesto al governo di chiarire alcuni aspetti in maniera esaustiva, al di là delle FAQ. Spiegherò alle istituzioni che, questa volta, non possono essere concessi bonus a pioggia, ma vanno risarcite le società, gli oratori, i circoli sportivi, le palestre, ecc., che hanno seriamente investito nella sicurezza ed ora si trovano ad affrontare una crisi mai vissuta. Lo farò insieme al consiglio nazionale e, prima di tutto, con i comitati provinciali CSI che, nei prossimi giorni, incontrerò in streaming, per condividere una posizione comune e informarli sul lavoro che stiamo portando avanti con fatiche quotidiane come mai prima…
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