ENDINE – Marco Zoppetti: “I miei primi 50 anni. Valmaggiore, la scuola, la bocciatura, i tre figli, la Lega dal 1988, Pannella e la mia Endine…”

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Marco Zoppetti, classe 1971, 50 anni in questi giorni, 14 ottobre, sposato, tre figli, sindaco di Endine al secondo mandato, responsabile ufficio acquisti di una ditta di Solto Collina, milanista. Cominciamo da qui. Da un mucchio di parole che vanno trasformate in storia, la storia di un sindaco che Endine lo sente dentro nel dna: “Sono originario di Valmaggiore e vivo a Valmaggiore da sempre. Mamma Giuliana arriva da Solto Collina, mentre mio padre Giovanni è di Valmaggiore. Sono figlio unico”. Quindi da piccolo viziato? “Non so, può essere, ho frequentato le Elementari a Rova e in prima elementare attraversavo la statale a piedi da solo per andare a scuola, oggi sarebbe impossibile pensare di farlo fare a un bambino. Poi le Scuole Medie a Endine e le superiori a Bergamo, Perito Agrario, a Borgo Palazzo. Volevo fare il contadino, si, mi piaceva l’idea, anche adesso ho dei ritorni bucolici e qualche lavoretto in cascina lo faccio”. Vita privata: “Mia moglie Angelica è originaria di Milano, sua madre è siciliana ma hanno sempre vissuto a Milano, suo padre è originario di Fonteno e avevano parenti e così veniva in vacanza, l’ho vista a Messa la prima volta, avevo 14 anni, dopo qualche anno ci siamo fidanzati e a 28 anni mi sono sposato. Lei aveva 23 anni. Avevo sempre detto che mi sarei sposato entro il 2000 e così il 18 dicembre del 1999 ho detto sì, anche se quel giorno mi ha fatto aspettare un’ora….”. Marco sorride. E sono nati tre figli: “Chiara nel 2002, che si sta per trasferire a Milano, si è iscritta alla facoltà di Scienze Politiche indirizzo Internazionale, Andrea Giuseppe del 2003 che frequenta l’Istituto Tecnico a Lovere e Federico, classe 2009 che sta facendo le scuole Medie a Endine”. Marco quando frequentava le scuole superiori lavorava: “Comincio a lavorare subito, già quando andavo a scuola, perché allora erano tempi diversi, se venivi bocciato poi nel periodo estivo andavi a lavorare e io ero stato bocciato in seconda superiore, ricordo quell’anno, eravamo 28 in classe e ne hanno bocciati 20, eravamo in aperta contestazione con i professori, soprattutto con quello di Matematica e Fisica. Ho rifatto la seconda e mi sono diciamo messo apposto, ho tirato dritto. Poi subito dopo la scuola ho cominciato a lavorare in una ditta di controsoffitti, ho girato l’Italia e sono stato due mesi in Belize, ex Honduras, avevo 20 anni, non c’erano i telefonini, ero solo, ma è un’esperienza che mi è servita molto”…

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