Dopo aver messo a segno la nascita del nuovo polo dell’infanzia (scuola materna, asilo nido e sezione primavera) intitolato a Papa Giovanni XXIII, l’Amministrazione comunale di Entratico ha inaugurato un’altra opera a cui teneva molto, la riqualificazione della Sala Civica, che rientra nel più ampio intervento di rigenerazione urbana effettuato nella Contrada Fossato e che proseguirà in futuro con la riqualificazione delle due piazzette. Come il polo dell’infanzia, anche la Sala Civica è dedicata a un gigante del XX secolo, Alcide De Gasperi.

Nella mattinata di sabato 14 settembre, alla presenza di molti cittadini, dei rappresentanti delle associazioni di volontariato presenti in paese e di alcuni sindaci dei comuni limitrofi, il sindaco Andrea Epinati ha inaugurato la nuova Sala Civica interamente rinnovata ed efficientata con impianti di ultima generazione. Il parroco don Ermanno Meni ha poi fatto la benedizione invocando l’intercessione della Madonna.

L’inaugurazione è un gesto simbolico, che vuole da una parte concludere il percorso di quanto fatto fino a oggi e, dall’altra, sottolineare la volontà di ridare vita a un luogo centrale nel nostro paese. È un percorso iniziato nel 2021 – spiega il primo cittadino – quando come Amministrazione abbiamo deciso di partecipare al bando di Regione Lombardia denominato ‘Interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana’. La nostra proposta è stata ritenuta meritevole di un finanziamento e abbiamo ottenuto un contributo di 450 mila euro; a questa somma si sono poi aggiunti un contributo di 50 mila euro per l’efficientamento energetico degli immobili comunali e il conto termico del CSE. Tutte queste fonti di finanziamento hanno portato a un intervento complessivo di 600 mila euro sull’intero immobile, che ora è arrivato a compimento”.

Epinati sottolinea l’importanza del luogo in cui si è svolto l’intervento. “Questo è un luogo particolare per Entratico. Contrada Fossato è inserita nel centro storico. Questo luogo, per come è ora, nasce negli anni Ottanta, quando l’allora Amministrazione comunale decide di acquisire questi spazi per realizzare dodici alloggi popolari e, appunto, la Sala Civica. Credo che già quella sia stata una scelta ricca di significato: pensare insieme spazi alloggiativi dedicati a persone in difficoltà e un luogo civico di incontro e di aggregazione in cui la cittadinanza potesse riunirsi per confronti, dibattiti e assemblee…

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