FONDAZIONE A.J. ZANINONI E CENTRO NUOVO PROGETTO – Sette Azioni che lasciano tracce di cultura oltre il 2023, sui confini Bergamo/Brescia

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Per raccontare un anno, il 2023 di “azioni”, progetti, eventi, convegni, mostre, laboratori della “Fondazione A.J. Zaninoni” e “Nuovo Progetto”, bisogna risalire ai protagonisti e alla loro storia. L’ispirazione “laica” in una città come Bergamo che al tempo, ormai storico, risentiva fortemente dell’influenza del Colle che riusciva a condizionare ogni scelta politica e sociale. Il “Centro culturale Nuovo Progetto” nasce nel 1987 da un gruppo prevalentemente di socialisti, quando ancora il partito era un punto di riferimento di una sinistra moderata che in città, dove la Dc imperava, cominciava a “contare qualcosa”. È nel 1990, tre anni dopo, che ad es. nell’Amministrazione provinciale, sempre stata “monocolore”, per la prima volta i socialisti entrano in maggioranza, con un ritardo, rispetto alla politica nazionale, di decenni.

Pia Locatelli, che poi sarà europarlamentare, Roberto Bruni che sarà sindaco della città, Paolo Crivelli, che sarà assessore e con loro Silvana Tacchio, Raffaella Cornelli, Giuliano Mazzoleni e un gruppo di attivisti che sta dietro le quinte ma elabora progetti, fondano appunto questo “Nuovo progetto” che già nel titolo indica la voglia di cambiamento. Attualmente è presieduto da Agnese Capitanio.

La “Fondazione A. J.  Zaninoni” è creata da Pia Locatelli in ricordo del marito imprenditore Angelo Jack Zaninoni. Il giorno del varo è significativo, è il 1° maggio 2000, il nuovo millennio ma anche il giorno della Festa dei Lavoratori. La Fondazione si propone di affrontare le tematiche del lavoro e nel tempo ha prodotto ben 40 “Quaderni” di approfondimento.

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