FONTENO – Fabio Donda e i suoi primi 10 anni da sindaco: “Quando ho cominciato ero solo, ora ho due figli e un gruppo unitissimo”. Poco meno di 600 abitanti e un milione di euro di opere pubbliche

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Fabio Donda è ancora giovane. Già, mica si può dire ‘vecchio’ a un classe 1982, che poi non è mai un anno qualsiasi, abbiamo vinto i Mondiali di calcio e Fabio apriva gli occhi per la prima volta sulla sua Fonteno. Poi gli scarpini li ha indossati anche lui, anche nella Nazionale Sindaci e il tifo per l’Inter fa il resto. Fabio, chiude il cerchio dei dieci anni ed è pronto per aprire un nuovo ciclo. Questa volta, dopo anni, dovrebbe essere lista unica, che per un paese come Fonteno, che anche se piccolo, non è mai stato unito, e uno dei meriti di Fabio è anche questo. Cominciamo: “Da qui a fine mandato – racconta Fabio – abbiamo sei cantieri che sono il completamento di quello che avevamo promesso in campagna elettorale. Stiamo completando l’anello della strada vecchia, abbiamo investito un milione di euro, e ora manca l’ultimo tratto, da 200.000 euro, è la vecchia strada che da Riva e Solto arriva a Fonteno e passa dove c’è la panchina gigante. C’erano ancora 5 o 600 metri da mettere in sicurezza, ce l’abbiamo fatta grazie ai soldi arrivati da Comunità Montana e Regione Lombardia, lavori che riguardano i tre Comuni ma sono gestiti da noi, perché anche se il territorio riguarda anche gli altri due paesi della Collina, questa è la strada secondaria per uscire dal paese, l’unica strada alternativa a quella principale”.

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