La bottega. Il pane. Tutto quello che ruota attorno al pane. Che poi sa di famiglia. Di tavola imbandita. Di chiacchiere tra amici. Di guscio. Sofia era così, come il suo negozio, dove quando ci entravi sentivi casa. Quella casa che continua ad accogliere ancora come faceva lei, grazie a Marina. La bottega va avanti. Sofia invece è andata avanti. In cielo. Uno stacco improvviso, un senso di vuoto infinito per chi lo ha conosciuta. E un arrivederci. A lassù.
Io ti sbircio
Lassù e tu mi sbirci quaggiù
come se io fossi una scacchiera
di battaglia navale
non so ancora dove
qui affonderò
ma tu lassù
segnerai una fenditura
con la biro blu
degli occhi
e mi porterai in salvo
su una terra consegnata
un tema della luce
senza crepe: tu m’insegni
il filo la tela
la presa l’abbandono
tenere restare stringere
e poi rinascere.
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