Oggi, lunedì 6 giugno, è il giorno dell’ultimo saluto a Carol Maltesi, la ragazza uccisa e fatta a pezzi a Rescaldina e ritrovata in un dirupo a Paline di Borno.
Il funerale di Carol è stato celebrato questa mattina nell’abbazia di Sesto Calende, in provincia di Varese, nel paese della mamma.
“Abbiamo perso il nostro angelo”, hanno detto i genitori attraverso l’avvocato Manuela Scalia. “Spero che quella di oggi possa essere una giornata di riconciliazione – ha aggiunto la mamma – ma soprattutto spero che la mia Carol possa trovare pace”.
“Ci sono tanti modi di odiare, si odia con l’indifferenza, si odia con il giudizio, si odia con la mancanza di perdono”, ha aperto così l’omelia il parroco Don Luca Corbetta. E ha poi aggiunto: “L’indifferenza e il giudizio sono due chiodi piantati nelle mani di Cristo. Carol oggi muore come Cristo ma insieme a lui risorgerà. Sono certo che lei abbia cercato tutta la vita qualcuno che l’amasse, ora con Dio lo ha trovato”.
Elena e Federica, le due cugine, le hanno invece dedicato queste parole: “Eri una mamma meravigliosa, amorevole con il tuo bambino, attenta a seguirlo passo dopo passo”. Carol era infatti mamma di un bambino di sei anni, che abita a Verona insieme al papà e che lei avrebbe voluto raggiungere. E ancora: “Una figlia estremamente forte, che si prendeva cura della sua mamma”, che da tempo è malata di Sla. “Adesso in cielo c’è un angelo in più – hanno concluso -. Veglia sempre su di noi. Il tuo ricordo vivrà per sempre”.
Infine il ricordo degli amici: “Carol voleva vedere il mondo, viaggiare, sognava di diventare una hostess proprio per questo. Ci siamo riviste un po’ di tempo fa, dopo molto tempo, ma nonostante ciò mi ha raccontato tutto di sé – ha aggiunto una compagna di scuola -, è stato davvero difficile, non potevamo credere a ciò che le è successo”.