Le dita di Andrea si muovono come se le parole fossero note musicali. Quelle note che lo accompagnano da sempre, conosciute non sui banchi di scuola ma dentro una passione che esplode e ingloba tutto. Perché Andrea Tonoli, 25 anni da Gandellino, non ha mai fatto un’ora di Conservatorio in vita sua e nemmeno un’ora di lezione, ma suona il pianoforte come se le note musicali fossero incollate ai suoi polpastrelli. Andrea, un disco che sta per uscire a settembre, un fitto calendario di concerti in giro per la Lombardia, quattro album all’attivo, 4 premi internazionali, candidato lo scorso febbraio per il premio internazionale Hollywood Music in Media Awards come miglior artista per la categoria New Age con il brano ‘Aurora’. A luglio ha vinto il titolo di Best Instrumental Song ai The Akademia Music Awards di Beverly Hills in California per il singolo ‘Funeral for the Blackhearted’. E ha passato il mese di novembre a Los Angeles per esibirsi nel suo primo tour internazionale e per presenziare agli Hollywood Music in Media Awards.
Ma poi torna sempre qui, a Gandellino, il paese che gli fa da guscio, e perché no, da ispirazione, per scrivere quei pezzi che sono emozione e viaggio, una storia particolare quella di Andrea, segnata dalla morte prematura del papà: “Mio padre aveva orecchio ma non suonava, così come tutti nella mia famiglia, se ne è andato presto, qualche anno fa per una malattia e quel periodo ha influito molto su di me, la musica è stata un rifugio, dormivo poco e così creavo, scrivevo, componevo, mi esprimevo così”…
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